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  Padre Mariano da Torino
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Meditazioni
sui misteri del Rosario.


Aprile 2024

Misteri della gioia.

 

   1° mistero: l’annuncio dell’angelo a Maria.

         “Mentre Eva, sviata dal messaggio del diavolo, disobbedì alla parola divina e si alienò da Dio, Maria invece, guidata dall’annuncio dell’angelo, obbedì alla parola divina e meritò di portare Dio nel suo grembo. Quella dunque si lasciò sedurre e disobbedì, questa si lasciò persuadere e ubbidì. Così scrive Sant’Ireneo, vescovo.
Sviare o guidare, sedurre o persuadere, per poi disobbedire o obbedire. Per una vita sterile o feconda.
Anche noi possiamo, se vogliamo, lasciarci guidare e persuadere.
Certamente non è semplice. Bisogna dire no a se stessi, rinnegarsi, per dire sì a Dio, per aderire al suo progetto, quello che lui ha per noi, che ha su di noi e che ci propone, sempre rispettoso della nostra libertà, che è poi il dono che lui stesso ci ha fatto nell’atto creativo. “Se vuoi…”, continua a dirci.

Angela si è lasciata guidare dallo Spirito di Dio e ha obbedito a lui. E la sua vita è stata feconda, nonostante i pochi anni trascorsi sulla terra. La vita di Angela ha prodotto tutti i frutti dello Spirito.



   2° mistero: la visita di Maria ad Elisabetta.

         “Levati con la fede, corri con la devozione, apri con il tuo assenso”. Così scrive San Bernardo, abate.
Ed ecco che Maria con la fede decide di mettersi in viaggio e raggiunge in fretta con l’amore la casa di sua cugina Elisabetta. Entra nella sua casa e col suo saluto le fa sentire la vita che porta in grembo, in quel grembo che era sterile, che era deserto, ma che Dio ha fatto fiorire, rendendolo fecondo e dando a questa donna, anche avanti negli anni, la gioia di concepire.
Nulla è impossibile a Dio, perché tutto è possibile a lui.
Ciò che non comprendiamo, i miracoli, i prodigi, rientrano in questa verità assoluta. Non stupiamoci e non meravigliamoci più di tanto.
L’arcangelo Gabriele lo dice a Maria. E Maria ci crede. A sentire che “anche Elisabetta…”, Maria sconfigge ogni turbamento e dice il suo sì.

La forza che Angela ha avuto, nella sua vita, portando e sopportando la prova grandissima della malattia, ha dello straordinario. La nostra bimba è stata resa capace, nonostante la sua giovane età, di una sopportazione di carico elevatissima, perché nulla è impossibile a Dio.



   3° mistero: la nascita di Gesù.

         “Oggi è nato per voi il Salvatore, Cristo Signore!”.
Ecco la grande gioia che l’angelo annuncia ai pastori nella notte della Storia.
Il Salvatore, il Liberatore è l’amore gratuito di Dio per noi!
Meraviglioso!
Gesù è l’Amore gratuito del Padre. Se volessimo definire Gesù, basterebbe dire che è l’Amore gratuito di Dio Padre. E’ il dono del Padre suo per noi.
Gesù un giorno dirà, alla donna di Samaria al Pozzo di Giacobbe, “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti parla…”.
Il dono di Dio è Gesù. E’ l’Amore. Se conoscessimo davvero questo dono, se lo facessimo diventare frutto nella nostra vita!
Quanto sarebbe feconda e bella la nostra storia!

Angela ha saputo conoscere il dono di Dio, Gesù. Era così familiare e intima del Signore che lo chiamava, “il mio Gesù”. E se poteva dire questo era perché si sentiva sua. Lei era di Gesù e Gesù era “suo”. Che bello! Ha conosciuto Gesù e ha saputo poi riconoscere il tempo in cui Gesù l’ha visitata.



   4° mistero: Gesù presentato al tempio.

         La presentazione di Gesù al tempio, ovvero l’offerta del Figlio di Dio.
Gesù viene offerto da Maria.
L’offerta si fa, non si impone. L’offerta si propone, si presenta. E’ dono che l’altro può anche rifiutare, che si sente libero di poter rifiutare. “Vuoi favorire?” si diceva a chi entrava nelle case dei contadini di un tempo, quando, chi entrava trovava quelli di casa già seduti a tavola. Vuoi?
E l’altro poteva dire sì, o ringraziare e andare via. Vuoi?
E Gesù, diventato Maestro, dirà: se vuoi, vieni e seguimi. Vuoi favorire? Vuoi prendere parte al mio banchetto? Vuoi sederti a mensa con me per mangiare con me? Possiamo dire sì, ma anche no.
E noi, suoi discepoli, abbiamo imparato da lui a proporlo, mai ad imporlo. Frequentando la scuola della Parola abbiamo imparato a dire: ti posso parlare di Gesù? Te lo posso presentare?

Angela, una bambina che sapeva presentare Gesù, il suo Gesù. Parlava di lui da innamorata, come chi ha davvero incontrato il Signore. Non ne parlava per sentito dire. La nostra bimba parlava di Gesù perché, nella preghiera, sapeva parlare con Gesù.



   5° mistero: Gesù tra i dottori nel tempio.

         Gesù nel tempio è il fanciullo di dodici anni che si occupa delle cose del Padre suo.
Un giorno dirà: se non tornerete come bambini, nella novità del cuore e della vita, non entrerete nel regno dei cieli.
Nel nostro spazio intimo deve restare il bambino che è in noi, il fanciullo di dodici anni. Questa nostra dimensione deve restare al centro, in mezzo. Si deve fermare, quando tutte le nostre parti sono nella carovana. La nostra parte più profonda cioè deve restare sempre ad ascoltare e ad interrogare la parola, deve poter chiedere, “come è possibile?” e sentire la risposta, “lo Spirito Santo ti avvolgerà”.

Angela ha dodici anni quando nasce al cielo, quando completa la sua avventura terrena. E’ già però una fanciulla capace di occuparsi delle cose del Padre suo. Ha imparato velocemente a stare al centro del piano di Dio, pronta ad ascoltare per agire poi di conseguenza.