1° mistero:
Gesù risorto.
“Pace a voi!”.
La pace viene dalla potenza della risurrezione di Gesù.
La pace scaturisce da un Dio che è capace di far risorgere anche da morte. Viene da un Dio Onnipotente.
Viene dall’onnipotenza del Creatore, del Padre che è nei cieli.
Gesù dice: vi lascio la pace, vi dò la mia pace. Non come la dà il mondo io la dò a voi.
Sì, la pace di Gesù è divina, non è umana. E’ opera di Dio. E’ opus Dei.
La pace del cuore, che Angela ha avuto mentre viveva la sua malattia, è stata veramente un dono di Dio.
E’ stata la pace di Gesù, del “suo Gesù”, come lo chiamava la nostra bambina.
Non le poteva venire dal mondo, incapace di guarire la sua malattia, ma da Dio che ha sanato la sua anima.
Non la malattia di Angela, ma Angela ammalata.
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2° mistero:
Gesù asceso al cielo.
“Come egli è asceso e non si è allontanato da noi, così anche noi già siamo lassù con lui,
benché nel nostro corpo non si sia ancora avverato ciò che ci è promesso” (Sant’Agostino).
Anche noi già siamo lassù con lui.
La sentiamo questa vicinanza? Se è così, se anche noi già siamo lassù con lui, viviamo di conseguenza? Ci crediamo con la testa o lo sentiamo col cuore?
Se lui non si è allontanato da noi, ascendendo al cielo, perché noi ci allontaniamo da lui vivendo sulla terra?
Se so di essere già con Gesù, perché vivo sulla terra con tanta angoscia, paura, ansia, preoccupazione?
Se so di essere già nella dimensione del cielo, perché non dò alla terra il suo giusto peso, anziché viverci come se fosse per sempre?
Angela è stata una bambina capace di leggerezza, che non vuol dire superficialità. Anzi.
Per essere persone leggere è necessario non avere un cuore appesantito dalle preoccupazioni del qui ed ora.
E la nostra bambina è sempre vissuta con uno sguardo in alto e con un cuore oltre. Lei viveva nel già e non ancora.
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3° mistero:
la Pentecoste.
Lo Spirito Santo, con i suoi sette doni, rende i nostri cuori tempio della sua gloria.
Solo così non rischiamo di trasformarci in mercato e spelonca di ladri, ma restiamo casa di silenzio e di preghiera, casa di Dio, tempio dello Spirito Santo.
Con lui non rischiamo di avere una interiorità dove vendiamo, compriamo, barattiamo, cambiamo denaro.
Abitati dallo Spirito di Dio. Che dono! Che grazia immensa! Quanta bellezza! Non dovremmo desiderare altro.
Visualizziamoci qualche volta come spazio sacro dove entra Gesù come Spirito Santo e butta fuori tutto quello che non fa parte di questo spazio,
riconsacrandolo, dopo che lo spirito del mondo lo aveva profanato.
La Pentecoste è Gesù che rende la nostra vita casa di Dio, casa di silenzio e di preghiera.
Angela ha avuto una vita che è stata davvero spazio di Dio, casa di silenzio e di preghiera.
Con la sua giovane età ha confuso sapienti e intelligenti, adulti e persone mature che la incontravano.
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4° mistero:
Maria assunta in cielo.
E’ la nascita al cielo di Maria. Non è la sua morte, ma il suo ingresso nel regno dei cieli, in corpo e anima.
Maria non muore. Maria si addormenta per svegliarsi poi accanto al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
Entra, viene incastonata, come pietra preziosissima, nel cuore della Trinità.
Ed eccola brillare per la nostra gioia, per la gioia del mondo intero.
Angela è stata il seme che è morto nella terra di questo mondo per portare frutto, molto frutto in cielo.
Anche la nostra bambina è nata al cielo. Anche lei brilla in mezzo agli angeli e ai santi.
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5° mistero:
Maria regina del cielo e della terra.
Nelle Litanie Lauretane ricordiamo Maria Regina:
Regina degli Angeli, Regina dei Patriarchi, Regina dei Profeti, Regina degli Apostoli, Regina dei Martiri,
Regina dei Confessori della fede, Regina delle Vergini, Regina di tutti i Santi, Regina concepita senza peccato originale,
Regina assunta in cielo, Regina del Rosario, Regina della Famiglia, Regina della pace.
E ad ogni invocazione rispondiamo: prega per noi.
Prega per noi.
E lei, la Regina, prega per noi, per ciascuno di noi, singolarmente. La sua regalità la esercita con la sua preghiera per ogni suo figlio.
Angela ha amato tanto la Vergine Maria. “Madre mia, fiducia mia!”, così la invocava.
Nella sua vita Maria è stata davvero Regina: ha regnato nel suo cuore, nella sua anima, nella sua mente, nei suoi affetti e nei suoi pensieri.
Impariamo dalla nostra bambina.
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